Poco sappiamo della vita di Valerio Massimo, l’autore dei Factorum et dictorum memorabilium libri IX.
Un elemento di datazione ci è fornito dalle imprecazioni che egli scaglia nel nono libro contro Seiano, il potentissimo uomo di fiducia di Tiberio caduto in disgrazia nel 31 d.C. e ucciso.
I Factorum et dictorum memorabilium libri IX sono una collezione di exempla tratti dalle più varie fonti e raggruppati sotto ben novantacinque diversi titoli (ad esempio religione, frugalità, amore coniugale). Si tratta di fatti storici ma soprattutto aneddoti e massime che hanno più un intento etico e retorico che storiografico; del resto l’autore stesso non volle essere storico in senso stretto. Tuttavia, i libri di Valerio sono per noi una miniera di notizie storiche, raccontate in modo non privo di gusto e di brio.
L’opera di Valerio ebbe grande fortuna nel basso impero – ne fu fatta tra l’altro una epitome nel IV secolo d.C. a cura di Giulio Paride – e in tutto il Medio Evo.